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Questi film sono disponibili in videocassetta e DVD |
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L'arco Orientale E' il primo d'una Serie di film destinati a illustrare l'intero arco alpino. Con spettacolari tecniche di ripresa, l'Autore più noto del cinema di scoperte e avventure, Folco Quilici, racconta l'area forse meno conosciuta delle nostre montagne. Le Giulie e le Carniche, viste dalle ere primordiali al presente: attraverso grandiosi scenari naturali, ricchezza culturale, coraggio dei giovani che ne affrontano le cime, e con il prezioso documento filmato di un grande maestro dell'alpinismo di ieri Emilio Comici. |
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L'arco Orientale Il secondo film di questa Serie ci porta nel cuore delle Dolomiti, immagini di bellezza e impegnative università d'alpinismo. Il film dopo aver ricreato il remoto momento della nascita di queste montagne dal Mar della Tetide e averci condotto tra le loro vertiginose cime, ci invita a vivere un'emozionante scalata lungo il mitico "Spigolo Giallo", nel gruppo delle Lavaredo. |
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L'arco Orientale Il terzo film di questa Serie è dedicato al cuore montano dell'Alto Adige. L'Ortles-Cevedale e le Aurine, le Breonie e le Pusteresi chiudono a corona le cime delle Dolomiti centrali, Sesto, Catinaccio-Rosengarten, Sassolungo, Sella, Odle. E si aprono valli dove - tra opera d'arte e centri abitati ricchi di storia - vivono le etnie ladine, fedeli alle loro tradizioni. Il sapore dell'avventura è presente in tutto il film, che si conclude nell'emozione di una operazione di salvataggio nei ghiacciai della Palla Bianca. |
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L'arco Orientale Nel quarto film di questa Serie, Folco Quilici ci guida nel mondo del Trentino dove l'uomo, durante tre millenni, ha colonizzato e trasformato un territorio aspro e difficile in un'area progredita e di felice equilibrio. Alte montagne chiudono a corona le valli ricche di opere d'arte e storia. L'avventura alpinistica è presente, nel film, nell'audace scalata al Campanil Basso nel gruppo del Brenta. Impresa di quattro giovanissimi che ripetono l'exploit della prima salita, cento anni fa. |
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L'arco centrale "Tibet d'Italia", vennero definite le Alpi Lombarde da Guido Piovene. Si riferiva alle alte vette dell'Ortles-Cevedale, del Bernina, dell'Adamello. E ai loro 147 ghiacciai. Ma il film non è solo questo, un itinerario in questo mondo grandioso: nel percorrere le Alpi Retiche, le Pennine e le Orobiche, natura e opera dell'uomo sono sfondo alla grande avventura dell'alpinismo lombardo. Con sequenze che vedono rocciatori impegnati nelle Grigne, altri nel Cengalo e sciatori alpinisti sul San Matteo. |
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L'arco occidentale Un'aquila volteggia sugli arrampicatori giunti in vetta ad un torrione delle Rocce del Nivolè, nel Gran Paradiso: immagine simbolo di un film dedicato al rapporto uomo-montagna. In un susseguirsi di sequenze che raccontano sia imprese sportive (la scalata del "Becco meridionale della Tribolazione"), sia incontri con comunità che hanno creato centri di autonomia culturale (i walser, gli occitani-provenzali, i valdesi). Infine, sullo sfondo delle valli che gli fanno corona, il maestoso gigante alpino, il Monte Rosa. Descritto nella segreta bellezza dei suoi ghiacciai, rifugi e colori. |
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L'arco Occidentale Asprezza e purezza di un mondo di cime selvagge. Sono rocce, ghiacci e uomini i protagonisti di questo film. Il settimo della Serie Alpi, dedicato alla Valle D'Aosta, il gruppo montano più complesso della catena alpina. In sequenze che evocano pagine di alpinisti famosi, come Walter Bonatti, Massimo Mila, Alfonso Vinci, Edward Whymper, Antoine Carrel, scorrono immagini indimenticabili. Audaci riprese illustrano in visioni inedite di oggi e con preziosi documenti del passato, il Cervino, il Monte Rosa, il Gran Paradiso. E il Monte Bianco, sovrano del paesaggio valdostano, Altezza Reale d'Europa. |
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L'arco occidentale Nel loro immenso arco, le Alpi paiono eguali a se stesse e sono invece sempre diverse. Come le Marittime e le Liguri che affondano le loro radici nelle acque mediterranee, ma toccano il cielo con cime come l'Argentera, il Toraggio "Cervino della Liguria" e le Mongioje. E le palestre di roccia nel finalese, "giardino di pareti". Altre cime e valli sono il sacrario della preistoria, con migliaia d'incisioni rupestri, lasciate dal popolo dei liguri ben al di là dei confini attuali. Rocce vicine e un orizzonte lontano concludono il nostro lungo, lungo viaggio da est a ovest, attraverso l'intera catena alpina. |
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I film in vendita sono disponibili anche in versione DVD con il supplemento di Euro 3,00 |
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